CUOIO CONCIATO AL VEGETALE. COSA SIGNIFICA?

CUOIO CONCIATO AL VEGETALE. COSA SIGNIFICA?

Il concetto di "cuoio conciato al vegetale" genera spesso dubbi e confusione: c'è chi pensa che si tratti di una pelle di origine vegetale, chi la confonde con l'ecopelle, e c'è anche chi considera a priori i processi conciari come inquinanti.

Dunque, facciamo un po' di chiarezza e vediamo insieme cos'è il pellame vegetale e come si lavora.

Cosa significa pelle conciata al vegetale

Quando si parla di "cuoio vegetale" o "cuoio al vegetale" si fa riferimento al suo metodo di concia (la concia vegetale, appunto) e non all'origine. Ciò significa che  il cuoio conciato al vegetale fa sempre parte della categoria di pelli di origine animale: generalmente si tratta di pelli bovine, ovine o caprine, che vengono sottoposte alla concia, un processo di lavorazione della pelle che consente di arrestarne il declino organico, preservando le fibre di cui è formato il derma della pelle stessa. In altre parole, la concia è un passaggio necessario per far sì che la pelle non si decomponga secondo il naturale ciclo dei materiali organici.

Per essere sicuri di conferire il prodotto di cui parliamo, ci siamo affidati ad una conceria che produce solo ed esclusivamente cuoio al vegetale e che è da anni certificata ICEC.

Va precisato che nessun animale viene abbattuto al solo scopo di ricavarne i pellami (a differenza di quanto accade con le pellicce). Le concerie, infatti, recuperano e riutilizzano esclusivamente le pelli di scarto dell'industria alimentare, che altrimenti richiederebbero uno smaltimento speciale con elevati costi di gestione.

 

Concia vegetale: una storia ricca di tradizione

Tra i tanti tipi di concia presenti sul mercato, la concia al vegetale si differenzia per essere la più tradizionale, naturale ed ecologica di tutti. Si definisce "al vegetale" perché le materie prime utilizzate nella concia (ovvero i cosiddetti agenti concianti) sono i tannini, sostanze naturali che vengono prodotte dagli alberi e che servono a difendere la pianta dall'attacco di batteri esterni. Questi tannini vengono estratti da diverse parti delle piante, tra cui il legno, le cortecce, i baccelli, i frutti e le foglie. I tannini più utilizzati vengono ricavati dal legno di castagno e di quebracho, dai baccelli di Tara e dalle cortecce di mimosa e acacia.

La concia vegetale delle pelli ha una storia antichissima, risalente addirittura alla preistoria: la lavorazione delle pelli, infatti, è stata per millenni una necessità, essendo uno scarto difficilmente smaltibile della lavorazione della carne.

Ed ecco allora che, ad un certo punto, l'uomo capì che per arrestare la decomposizione della pelle e renderla facilmente lavorabile, era necessario immergerla in una soluzione solubile (a base di tannini) che trasformasse la pelle dell'animale in cuoio.

Anticamente, la concia prevedeva la triturazione fine delle cortecce, che poi venivano lasciate agire sulle pelli in una fossa grazie all'aggiunta dell'acqua, che scioglieva i tannini permettendone così l'assorbimento da parte dei pellami.

Ad oggi, il metodo di concia tradizionale per la lavorazione della pelle al vegetale consiste nella cosiddetta concia lenta in vasca, un processo lungo e laborioso che prevede l'immersione delle pelli in grandi vasche e che richiede circa tre mesi per essere completato. Grazie alle nuove tecnologie e alle tecniche sperimentate negli anni, si è diffuso un secondo metodo di lavorazione: si tratta della concia rapida in botte, che grazie all’ausilio di bottali rotanti ha tempi di lavorazione minori rispetto alla tradizionale concia in vasca e rende il pellame più morbido e lavorabile

Perché scegliere il cuoio conciato al vegetale?

Purtroppo, a livello industriale, l'antico processo di concia vegetale è stato quasi totalmente soppiantato dalla lavorazione con sali di cromo, una tipologia di lavorazione molto più rapida (si realizza in 7-11 ore di lavoro) e che permette di ottenere pelli robuste, morbide e stabili una volta colorate.

Ma allora, perché preferire pelli conciate al vegetale?

La concia al vegetale è il metodo di concia più ecosostenibile in assoluto, perché tutti i prodotti realizzati con questa metodologia possono essere riciclati: la pelle vegetale, infatti, è facilmente smaltibile proprio grazie alle sue caratteristiche chimiche e organiche.

Inoltre, si tratta di un processo totalmente naturale in grado di produrre pelle di altissima qualità, inodore, antibatterica, traspirante e durevole.

La pelle vegetale è anche completamente anallergica e quindi perfetta per le pelli più sensibili, perché la lavorazione con i tannini è realizzata senza l’utilizzo di sostanze tossiche o metalli pesanti.

In altre parole, la pelle conciata al vegetale è l'unica alternativa realmente sostenibile per l'ambiente e sicura per la salute della persona. Ma c'è di più: l'utilizzo dei tannini naturali rende gli articoli conciati al vegetale unici e inimitabili: invecchiano ma non si rovinano, e le sfumature dei tannini conferiscono al cuoio tonalità calde che nulla hanno da invidiare alla pelle conciata chimicamente.

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